La vitamina contro la depressione

La depressione
Prevenire e trattare con la VITAMINA B

Secondo i dati ISTAT la depressione è il disturbo mentale più diffuso e in Italia, fino al 2019 ne soffrivano quasi 3 milioni di persone di cui 2 milioni sono donne.

Circa un milione presentava la forma più grave, ma solo la metà viene trattato correttamente e tempestivamente.

Dall’arrivo della pandemia i numeri sono schizzati, e la depressione è la manifestazione di altri disturbi sopraggiunti tra cui insonnia e disturbi psichici più gravi.

Parliamo del cosiddetto ‘trauma da pandemia’, che può lasciare segni fino a 30 mesi e mette a rischio 1 italiano su 3, con le donne che sono anche qui le più esposte.

Ma la depressione può essere un sintomo di tante cause che sicuramente anche la pandemia ha portato allo stremo.

Come riconoscere la depressione

Una persona viene diagnosticata “depressa” quando compaiono umore triste, senso di vuoto, irritabilità.

Tutto ciò si ripercuote anche nella salute fisica e soprattutto nelle capacità cognitive, manifestando ad esempio:

  • Mal di testa
  • palpitazioni o tachicardia
  • dolori muscolari, alle ossa, alle articolazioni e addominali
  • stipsi o diarrea

A prescindere dalle cause psicologiche e dettate dal mondo esterno, molto spesso la depressione ha radici in ciò che mangiamo e nella carenza di vitamine specifiche che la dieta moderna comporta.

Esistono infatti radici neurochimiche nella depressione, ovvero funzionalità compromesse nel nostro sistema nervoso che amplificano o accendono i sintomi tipici di questo disturbo.

Le cause nella dieta

Gli studi sulla correlazione tra carenze vitaminiche e depressione sono diversi ma è curioso scoprire come la maggior parte di questi puntino sul gruppo di VITAMINA B.

Sappiamo ormai bene che le vitamine del gruppo B sono necessarie per il corretto funzionamento del ciclo di metilazione, la produzione di monoamino ossidasi, la sintesi del DNA e la riparazione e il mantenimento dei fosfolipidi.

La carenza di vitamina B potrebbe influenzare la funzione della memoria, il deterioramento cognitivo e la demenza. 

In particolare, le vitamine B1, B3, B6, B9 e B12 sono essenziali per la funzione neuronale e le carenze sono state collegate proprio alla depressione.

Parliamo di una causa neurochimica della depressione e come la carenza di vitamina B sia quasi la protagonista dei sintomi.

La vitamina B9: il ruolo dei folati contro la depressione

Numerose ricerche hanno suggerito che i livelli di folato svolgono un ruolo importante nell’eziologia e nel corso della depressione.

Una meta-analisi ha raccolto i risultati di studi precedenti per esaminare se gli individui con depressione avessero livelli inferiori di folati rispetto agli individui senza depressione.

È stata riscontrata una diversa concentrazione di folati tra gli individui con depressione rispetto a quelli senza.

Ovvero, gli individui con depressione avevano livelli sierici di folati più bassi rispetto agli individui senza depressione.

La letteratura precedente presa in esame suggeriva addirittura che l’integrazione di folati migliorasse l’efficacia dei farmaci antidepressivi tradizionali.

La ricerca continua sul ruolo tra integrazione di folati e depressione tanto che potrebbero essere abbinati alle terapie antidepressive.

Prevenire. Soprattutto ora!

Purtroppo non stiamo vivendo un periodo storico felice, e non sembra nemmeno volgere al meglio nel breve termine.

Ma non possiamo lasciare che le cause esterne decidano per il nostro benessere, non possiamo gestirle o deciderle.

Questo in generale, ora come in qualsiasi altro periodo della nostra vita.

Non possiamo uccidere tutti i microrganismi, i batteri, le malattie o le eventualità della vita fuori dal nostro corpo, ma possiamo decidere di rinforzare la nostra corazza, psichica o fisica che sia.

Per questo insisto sempre sulla dieta, lo stile di vita e la corretta integrazione, quella giusta, misurata, di qualità, e che sia SOSTENIBILE PER LA VITA.

Non possiamo pensare di integrare una volta ogni tanto per poi dire:

“gli integratori non funzionano!”.

Ma neanche mi piace sentire gente che dice:

“costa troppo, ora non è il momento”.

È sempre il momento per prendersi cura di noi e PREVENIRE. E il mio scopo è sempre stato quello di evitare queste due frasi, me per primo.

  • È NECESSARIO INTEGRARE
  • È NECESSARIO SCEGLIERE LE FONTI MIGLIORI
  • È NECESSARIO FARLO SEMPRE

La mia risposta l’ho trovata da anni, formulata prima per me stesso e poi per tutti i fan di Paleocomplex che hanno avuto le mie stesse necessità QUANDO CERCAVO IN UN UNICO PRODOTTO:

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Buona integrazione,

Lorenzo Zarone

Dottore in Nutrizione – Nutraceutica

Fonti:

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27655070/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28759846/


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