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L’inganno degli zuccheri

Con questo articolo non intendo certo demonizzare totalmente gli zuccheri, o i carboidrati, ma cercare di far capire quanto a volte sia problematico liberarsi da una dipendenza.

La parola “dipendenza” non è stata scelta a caso ma come vedrai a breve proprio di questo si tratta…DIPENDENZA!!!

Per zuccheri ovviamente non devi pensare solo allo zucchero bianco da cucina ma per estensione anche a tutti i cereali (frumento, orzo, riso, mais ecc) e legumi che sono ricchi di carboidrati.

I cereali in particolare hanno un contenuto di zucchero in rapporto al peso pari all’80%.

Questo significa che 100 grammi di pasta apportano ben 80 grammi di zucchero; una quantità spropositata se si pensa che un uomo in circa 5 litri di sangue  presenta circa 3-5 grammi di zucchero.

Oltre alla pasta vanno considerati ovviamente anche il pane e tutti gli altri prodotti da forno come crackers, grissini per non parlare di tutto il cibo spazzatura per la colazione come appunto i cereali, biscotti, merendine ecc…

Degli effetti nocivi dello zucchero si sapeva già da molti anni. Infatti nel 1977 il Senato USA  creò una speciale commissione per l’alimentazione e questa stilò un rapporto. Questa commissione formata da esperti produsse quello che è conosciuto come il rapporto McGovern. In questo si leggono pesanti preoccupazioni in merito all’ alimentazione del popolo occidentale. Il consiglio che ne scaturì fu quello di limitare l’uso degli zuccheri, dei grassi e del sale poiché pericolosi per l’uomo. Purtroppo la lobby delle bevande zuccherate, grazie alle pressioni esercitate, ottenne che il rapporto venisse cambiato.

La pericolosità dello zucchero scomparve dal rapporto, anzi in seguito a questo nacquero nuove bevande light con meno calorie e cibi senza grassi, ma più zucchero.

E questo portò ad un aumento dell’obesità:

Come si può vedere dall’immagine sopra infatti è proprio dopo il 1977 che si ha un’impennata del numero di obesi.

Ma torniamo alla “dipendenza”…

Il Dottor James Di Nicolantonio, della St. Luke’s Mid America Heart Institute, afferma quanto segue: “Dopo aver preso ed analizzato i risultati di innumerevoli studi che sono stati realizzati sia sugli animali che sugli esseri umani, è emerso che gli zuccheri hanno effetti simili e anche maggiori delle droghe come la cocaina.

Trovi qui lo studio: https://bjsm.bmj.com/content/early/2017/08/23/bjsports-2017-097971

Sembra impossibile, eppure lo zucchero dà una vera e propria assuefazione e se a questo aggiungiamo gli effetti delle esorfine del grano, il problema si fa molto più grande…per forza di cose si parla di dipendenza:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17617461

Uno studio condotto nel Connecticut ha mostrato che i topi di laboratorio che mangiavano certi biscotti li gradivano non meno di cocaina e morfina:

https://www.conncoll.edu/academics/internships-student-research/student-research-projects/are-oreos-addictive-nucleus-accumbens-c-fos-expression-is-correlated-with-conditioned-place-preference-to-cocaine-morphine-and-high-fatsugar-food-consumption.html

quando li mangiavano il loro centro cerebrale del piacere, il nucleo accumbens, si accendeva come un albero di Natale: la stessa area dell’encefalo che si accende con l’assunzione di cocaina.

Zuccheri e cocaina, quindi, stimolano entrambi la zona cerebrale che provoca assuefazione con un neurotrasmettitore chiamato dopamina, noto per il suo ruolo nel provocare piacere e soddisfazione.

I topi arrivavano addirittura a rompere il biscotto per mangiare prima l’interno più dolce.

E i surrogati dello zucchero non se la cavano certo meglio tanto da ritenere che diano un’assuefazione 8 volte superiore alla cocaina…direi non male:

https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0000698

Insomma quando sentiamo spesso frasi del tipo “Non ce la faccio a stare senza pasta e pane” ora sai perché…non è certo facile ma neanche impossibile. La combinazione tra esorfine e quantità elevata di zuccheri complica le cose…ci vuole quindi un pò di forza di volontà.

Dopo un periodo di “disintossicazione” … la voglia di zuccheri cala drasticamente e ci si guadagna enormemente in salute.

Ricorda: NON esistono carboidrati essenziali…esistono acidi grassi essenziali e amminoacidi essenziali.

Ricava i tuoi carboidrati da fonti migliori come frutta, che contiene anche molte vitamine e acqua, verdure, miele, bacche, radici e tuberi (preferibilmente patate dolci).

E attenzione a non assumerne in quantità eccessiva in un singolo pasto per non elevare troppo la glicemia con conseguente ipoglicemia reattiva!

Un frutto medio come la mela del peso di circa 250-300 grammi, apporta circa 30-50 grammi di carboidrati, un quantitativo gestibile.

Per cui invece che mangiare, ipotesi, 3 frutti al mattino (troppi zuccheri, carico glicemico elevato), meglio frazionarli nel corso della giornata come spuntini.

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